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Il
dislivello del percorso |
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Lasciata
l'auto si ripercorre un breve tratto della strada asfaltata con la
quale si è giunti al Castello (foto 1) fino a raggiungere, dopo circa
500 metri il bivio per via della montagna che si prende svoltando a
sinistra. I primi tornanti di questa strada sono ancora su
asfalto ma poi il fondo diventa sterrato; seguendo la salita
si
passa davanti al monumento ai caduti (foto2) e subito dopo ad un
fontanile. |
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1. Il Castello di Pereto |
2. Il tratto
presso il monumento ai caduti (Km 2,4) |
Dopo aver percorso poco
più di 5 chilometri
si arriva ad un bivio (foto 3). Questo è il punto di
congiunzione
della'anello che si intende percorrere: all'andata si prende a destra,
lasciando la carreggiata principale dalla quale, invece, si tornerà a
fine giro. Subito dopo la salita diventa meno pendente e si
pedala
per un altri due chilometri e mezzo sino ad arrivare ad una radura con
un nuovo bivio. Si rimane sul tratturo
principale proseguendo dritto (foto 4).
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3. Il bivio al Km 5,2 |
4. Il bivio
al Km 7,8 |
Questo tratto di valle,
in leggera salita e in
ambiente molto bello dal punto di vista naturale, risulta molto
piacevole da percorrere. Si supera un rifugio forestale e ad
un
certo punto appare in fondo il monte Morbano (foto 5).
Si
prosegue in direzione del monte fino ad arrivare a degli estesi prati.
Siamo al Km 11,6 dell'itinerario ed occorre porre
attenzione
perchè bisogna lasciare la strada principale e attraversare i
prati sulla sinistra seguendo una lieve traccia che conduce al ripido
tratturo (foto 6) che entra dentro il bosco.
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5. Il Monte Morbano in fondo alla valle |
6.
Deviazione al Km 11,6 per il ripido tratturo
(indicato dalla freccia) |
Il fondo di questo tratturo è
particolarmente sconnesso
e la salita molto ripida. Non resta che scendere dalla
bicicletta
e portarla a mano, percorrendo a piedi questo tratto per poco più di un
duecento di metri, la prima parte all'aperto e poi all'interno del
bosco. Si continua la salita fino a giungere ad un altro bivio: il
tratturo da cui si proviene si immette in una carreggiata sterrata.
Si prende a destra e, dopo una leggera salita, inizia una
discesa
con alcuni tornanti e un fondo leggermente insidioso per i sassi e la
breccia presenti. La strada conduce verso la fine del bosco e
proseguirebbe in direzione Marzia, ma poco prima degli ultimi alberi vi
è un nuovo bivio (Km 14,7) in corrispondenza del quale occorre prendere
a sinistra, girando ad U, la sterrata che risale nel bosco.
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7. La casetta all'inizio della radura |
8. Il nuovo
tratto in discesa |
Alla fine della salita si incontra
una casetta (foto 7) e
l'inizio di una radura in cui si riconoscono dei paletti gialli di un
metadotto. Si seguono tali paletti, procedendo dritto, anche
quando la sterrata termina nel prato. Attraversato il quale
ricompare la sterrata e la si segue prima per un breve tratto di salita
e poi in discesa (foto 8) fino ad un altro
bivio (foto 9) presso
il quale occorre girare a sinistra iniziando l'ultima salita
dell'itinerario: circa un chilometro all'ombra del bosco.
Finita la quale si ha davanti solo discesa, prima
attraversando
la piana detta Campo Catino e poi continuando fino ad arrivare dopo
circa 24 chilometri di percorso al bivio di foto 3, chiudendo l'anello
dell'itinerario. Rimangono da percorrere in discesa i circa 5
chilometri per raggiungere Pereto, già affrontati all'andata.
Vale la pena al tornante dopo il monumento ai caduti (vedi
foto
2) fermarsi per osservare dall'alto il bel panorama sul Castello di
Pereto e la sottostante piana di Carsoli (foto 10).
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9. Il bivio al Km 18,8 |
10.
Panorama su Pereto e la piana di Carsoli |
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