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Lo scopo dell'apertura è passare dalla posizione di inizio partita, nella quale tra i pezzi bianchi ed i neri vi sono quattro righe di caselle vuote (le righe 3,4,5,6), ad una posizione nella quale i pezzi dei due schieramenti sono entrati in contatto. Ne consegue che nella fase di apertura ciascun giocatore ha tre principali obiettivi da perseguire:

1) Sviluppo coordinato dei pezzi che devono cooperare bene tra di loro sia in azione di attacco che di difesa;
2) Controllo di spazio in maniera da assicurare ai propri pezzi una migliore libertà di movimento che potrà garantire una maggiore flessibilità nella realizzazione di piani di attacco e/o di difesa;
3) Creazione di una valida struttura di Pedoni.

Ogni sistema di apertura può in definitiva essere considerato come una struttura di pedoni con intorno i pezzi sviluppati armoniosamente in maniera che pezzi e pedoni contribuiscano insieme alla lotta per il controllo di spazio. La struttura di Pedoni adottata dai due giocatori condizionerà pesantemente le rispettive strategie.

Uno dei principali aspetti del gioco di apertura è la lotta per il centro.


Facendo riferimento al diagramma qui sopra, possiamo dire che il gioco tenderà a svilupparsi intorno alle quattro case centrali (e4, d4, d5, e5) ed alle dodici case adiacenti (c3, c4, c5, c6, d3, d6, e3, e6, f3, f4, f5, f6).

Infatti all'inizio non si conosce quale direzione tenderà a prendere la partita; poi, quando i primi pedoni e pezzi entrano in gioco, cominciano a delinearsi gradualmente le strategie dei due colori. Finalmente, dopo che entrambi i giocatori hanno arroccato, si delinea in quale parte della scacchiera ciascun giocatore avrà le sue possibilità di attacco.

A questo punto potrebbe essere necessario spostare forze da un lato all'altro della scacchiera e per fare ciò risulterà utilissimo avere il controllo di più case centrali. Più un giocatore ne controllerà e più facile per lui sarà ridistribuire i suoi pezzi e cambiare velocemente piano. Allo stesso tempo il giocatore che ne controllerà meno avrà delle difficoltà ad effettuare gli spostamenti necessari per realizzare i nuovi piani richiesti dalla posizione: infatti i suoi pezzi e i suoi pedoni, ristretti in meno spazio, si ostacoleranno a vicenda.