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Capire la variante Tarrasch della Francese

"Il problema di giocare Cc3 contro la difesa Francese è che il Nero risponde con la Winaver (3...Ab4), ti crea i pedoni doppiati nella colonna c, mangia il tuo pedone a, si riorganizza, si difende e alla fine promuove il suo pedone a. E' davvero troppo facile per il Nero..." (da John Emms "The French Tarrasch").

Il Bianco può evitare questo genere di preoccupazioni semplicemente giocando la variante Tarrasch.


Lo sviluppo del Cavallo in d2, anziché in c3, lasciando libero il pedone c, ha lo scopo di evitare la fastidiosa inchiodatura Ab4 e consente di supportare il centro con la spinta in c3.

A fronte di questi vantaggi il Bianco accetta di avere un minore controllo sulle case centrali bianche e lascia provvisoriamente indifeso il pedone d4. Ciò può essere sfruttato dal Nero insistendo con la pressione sulle case bianche con 3..Cf6, o attaccando il pedone d4 con 3..c5.

La variante Tarrasch è facile da giocare e solida, quindi rappresenta una valida arma pratica a disposizione del Bianco per battere la Francese senza doversi districare nella complicata teoria di Cc3. Basta capire e studiare i principali temi strategici e tattici che caratterizzano questa apertura e si è pronti a giocare per vincere.

Le due varianti principali 3..Cf6 e 3..c5 sono presenti nella maggior parte delle partite ma occorre precisare che con frequenza minore si incontrano anche altre continuazioni giocabili che il Nero ha a disposizione:

3...Cxe4 rientra nella variante Rubinstein;

3..Cc6 è la variante Guimard, che mira alla spinta in e5 ed è caratterizzata da una sua precisa identità;

3..a6 ha lo scopo di impedire Ab5 prima di giocare la variante con la spinta in c5;

3..Ae7 è una mossa flessibile d'attesa che consente al Nero di non rivelare subito le sue intenzioni di controgioco.