Home » Scacchi e letteratura » La variante di Lüneburg

Un ottimo romanzo che sarebbe riduttivo considerare solo un giallo o una novella sugli scacchi

L'incontro tra scacchi e letteratura è perfettamente riuscito ne "La variante di Lüneburg" un romanzo giallo di Paolo Maurensig, relativamente breve ma mirabilmente coinvolgente e denso di contenuti: la storia europea recente, il mistero, l'ossessione, il dolore, il crimine e la vendetta, il tutto attraverso un filo conduttore centrale che è il gioco degli scacchi. Lo stesso Paolo Maurensig ha spiegato che l'idea di scrivere questo romanzo gli è maturata anche a seguito di un incontro in treno con un anziano maestro di scacchi jugoslavo, il quale gli raccontò che durante la guerra si era salvato la vita grazie alle proprie capacità nel gioco degli scacchi: il suo diretto superiore, infatti, appassionato scacchista, non lo aveva mandato al fronte, tenendolo nelle retrovie per poter giocare con un avversario al proprio livello.

La trama inizia, con una morte misteriosa, il suicidio apparentemente inspiegabile di un benestante uomo d'affari tedesco di Monaco di Baviera (Dieter Frisch). Facendo riferimento a quanto riportato dai giornali, un narratore non identificato fornisce i dettagli salienti della morte: Frisch si è ucciso nel giardino della sua villa a Vienna, da lui usata per passarvi i week end; nessun biglietto d'addio è stato trovato, ma la polizia, ha individuato una stranissima e sporca scacchiera da mendicante con una posizione di gioco già sviluppata in un complicato centro partita.

Spiega il narratore: ''nessuno ha pensato alla possibilità di un'esecuzione capitale, seppure differita nel tempo e nello spazio. Come nessuno ha capito che proprio in quella posizione di scacchi era codificato il suo messaggio; né immaginato, del resto, che quel messaggio fosse indirizzato al giudice che l'aveva appena condannato'' a morte.

E l'anonimo narratore va oltre informando il lettore di essere lui il proprietario di quella scacchiera, lui l'esperto di quella posizione, lui il giudice mandante di quella esecuzione: "la scacchiera rinvenuta, infatti, mi apparteneva, e quella posizione di gioco potrei ricostruirla e giocarla a occhi chiusi in tutte le sue varianti. Questa difesa, che Frisch aveva tentato inutilmente di demolire dall'alto della sua autorevole rivista, era l'unica cosa che ci legasse a un sogno infame del passato. Questa difesa, che Frisch aveva avuto l'impudenza di denominare variante di Lüneburg, si è rivelata il filo conduttore che mi ha permesso di risalire fino alla sua persona".

Questo ben congeniato e drammatico inizio del romanzo lascia il lettore con la voglia di andare subito a leggere il seguito per risolvere il mistero e comprendere i motivi e le modalità di questa esecuzione differita, in qualche modo legata ad una posizione su una scacchiera. Ma proseguendo nella lettura i misteri si moltiplicano e la soluzione dell'intrigo sembra addirittura allontanarsi.

La spiegazione completa arriverà solo alla fine del romanzo e passa per dei flashback sulla vita passata di tre personaggi, tutti con una passione smisurata per gli scacchi: il ricco e compassato Frisch, il narratore (il cui nome Tabori è rivelato solo a metà del romanzo) e il giovane Hans Mayer. I flashback, che hanno come comune riferimento la variante di Lüneburg, ci riconducono alla vita precisa e ripetitiva di Frisch, che passa i giorni feriali a Monaco nella sua azienda per poi andare in treno a Vienna nei week end; alla passione per gli scacchi di Hans Mayer, giovane allievo di Tabori, che incontra Frisch in treno e naturalmente finisce per conversare con lui di scacchi; alla carriera scacchistica ante guerra dell'allora giovane Tabori; alla guerra, ai campi di sterminio, ai crimini nazisti, all'Olocausto. L'attento lettore, con le informazioni svelate da questi flashback, avrà alla fine chiara la spiegazione del mistero.

La variante di Lüneburg è un ottimo romanzo che sarebbe riduttivo considerare solo un giallo o solo una novella sugli scacchi. In realtà è molto di più: inizia come un giallo, solletica la curiosità suggeredo che l'indizio per la soluzione possa essere una partita di scacchi, ma poi con la tecnica dei flashback affronta 50 anni di storia europea, il livello raggiunto dalla crudeltà umana, l'odio che ne deriva. Il tutto utilizzando la relazione tra il gioco degli scacchi e la vita reale e descrivendo magistralmente i tre personaggi, rivelando ermeticamente quanto basta su di loro per suscitare l'interesse del lettore e lasciandogli immaginare il resto.

Gli appassionati di scacchi potranno infine apprezzare la competenza con cui Maurensig tratta il gioco, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici sia per la descrizione delle emozioni e degli stati d'animo dei giocatori in partita e nei momenti di analisi.